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Dalla terra rossa dello Tsavo Est agli immensi spazi di Amboseli, dove il Kilimangiaro spicca come un dipinto dietro le mandrie di elefanti.
Poi, il viaggio cambia ritmo.
Watamu e Kilifi mi accolgono con i loro contrasti: la prima è un’esplosione di vita, che ti accoglie a braccia aperte dal primo istante; l’altra, più timida, ti rapisce con le sue spiagge deserte ed il tempo sembra rallentare.
Questo è stato il mio viaggio in Kenya da sola, dove in ogni luogo è stato come vivere un viaggio a se.
Tutto l’itinerario è stato minuziosamente organizzato da me, e ovviamente stravolto al mio arrivo in loco. Se anche tu stai pensando al Kenya come prossima destinazione, continua a leggere l’articolo per organizzare tutto in autonomia.


Prima però ti lascio il mio codice sconto per la tua assicurazione viaggi, fondamentale per partire in serenità. Non dovrai inserire nessun codice, lo sconto sarà già attivo sul link.


Quando andare in Kenya

viaggiare in Kenya da soli

Il clima in Kenya è pressochè costante durante tutto l’anno, e si divide in due stagioni secche, una stagione delle grandi piogge e una stagione delle piccole piogge:

  • Prima stagione secca: va da luglio alla prima metà di ottobre e offre le condizioni migliori per visitare i parchi. In questi mesi gli animali si spostano spesso alla ricerca di pozze d’acqua, rendendone più facile l’avvistamento. Inoltre da luglio è possibile ammirare la grande migrazione nel Masai Mara, uno degli spettacoli più incredibili al mondo. Sulla costa però le temperature sono variabili e in alcune spiagge si potrebbero trovare le alghe.
  • Seconda stagione secca: va da gennaio a marzo, ed è il periodo perfetto per conciliare un safari con il relax sulla costa; il clima è generalmente secco e costante, ed il rischio di pioggia praticamente nullo.
  • Stagione delle grandi piogge: Aprile, maggio e giugno sono gli unici mesi sconsigliati per visitare il kenya. La maggior parte delle strutture ricettive infatti, approfittando delle lunghe piogge che investono il Paese, chiudono per rinnovarsi in vista della bella stagione che riprenderà intorno ai primi di luglio.
  • Stagione delle piccole piogge: va dalla fine di ottobre a dicembre, anche questo è un ottimo periodo per alternare parchi e mare, anche se aumenta la possibilità di piogge sporadiche.
Come scegliere il periodo migliore per andare in kenya dipenderà sostanzialmente dal tipo di viaggio che vorrai fare. Se vuoi unire safari e mare il periodo migliore è sicuramente tra gennaio e marzo, tenendo sempre presente che le stagioni ormai sono cambiate in tutto il mondo.

Come organizzare un viaggio in Kenya in autonomia step by step

come organizzare un viaggio in kenya da soli
Amboseli

Organizzare un viaggio in Kenya da sola è stato abbastanza impegnativo, ma con un po’ di pazienza e, soprattutto, con uno studio approfondito della destinazione, sono riuscita a fare un viaggio meraviglioso rispettando il budget che mi ero prefissata.

  1. Ricerca del volo: come sempre la prima cosa da fare è cercare un volo conveniente per la nostra destinazione.
    Se vuoi iniziare il tuo viaggio in Kenya con il safari e poi scendere sino alla costa, ti consiglio di volare su Nairobi; mentre se preferisci includere un breve safari durante la tua vacanza al mare, vola su Mombasa.
    Io, avevo già optato per un safari di tre giorni dalla costa, quindi cercavo una buona offerta su Mombasa e mi sono affidata a Skyscanner che, come sempre, mi ha aiutata a trovare le combinazioni migliori.
    Alla fine la scelta è ricaduta sul volo Ethiopian Airlines da Fiumicino che, forse per gli orari abbastanza scomodi, mi è costato 569 euro, un mese prima della partenza.
    Altre compagnie che operano sul Kenya sono:
    Kenya Airways, Qatar Airways, Emirates e Turkish Airlines, con voli di uno o più scali. L’unica compagnia ad effettuare il volo diretto è la Neos.
    Mi raccomando, il volo va sempre acquistato sul sito della compagnia aerea.
  2. Assicurazione: una volta prenotato il volo, acquista subito la tua assicurazione viaggio. Io, come al solito, mi sono affidata a Heymondo, mia fedele compagna ormai dal 2018.
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  3. Richiesta Eta: per entrare in Kenya non è più necessario il visto, ma dovrai richiedere l’eta, ovvero un’autorizzazione all’ingresso.
    Ti consiglio di fare richiesta non prima di due settimane, la domanda verrà accettata in pochi giorni ed il prezzo si aggira sui trentotto dollari.
    Puoi fare domanda qui attenzione ai siti truffa.
  4. Controlla il passaporto: per l’ingresso in Kenya è necessario che il passaporto abbia una validità residua di almeno sei mesi.
    Per tutti gli aggiornamenti su documenti, sicurezza e vaccinazioni visita il sito Viaggiare Sicuri
  5. Crea il tuo itinerario: ovviamente questo sarà in base ai tuoi gusti personali, io posso solo consigliarti di stabilire un budget e muoverti di conseguenza.
    Ecco però quali località potrai mixare nel tuo viaggio:
    Mare e relax: Watamu, Kilifi, Diani
    Safari e natura: Masai Mara, Amboseli, Tsavo Est e Ovest, Taita hills, lago Nakuru, Samburu e tanti altri parchi e riserve naturali.
    Esperienze culturali: Nairobi, Mombasa, Lamu e villaggi Masai.
  6. Scegli gli alloggi: una volta stabilito l’itinerario puoi cominciare a prenotare gli alloggi.
    Anche questo sarà ovviamente a tuo gusto personale.
    Se mi leggi da un po’ sai che non amo la vita da villaggio vacanza, quindi le mia strutture sono state un B&B per tutta la durata del mio soggiorno a Watamu, e un confortevole resort a Kilifi.
    Per iniziare una prima scrematura sugli alloggi, puoi dare un’occhiata su booking, ma ti consiglio di contattare poi privatamente le strutture, così da riuscire ad avere una tariffa più conveniente.
  7. Scegli la tua guida turistica: come districarsi tra le innumerevoli guide turistiche e agenzie locali che si trovano sul web? bel dilemma.
    Per prima cosa ho fatto qualche indagine sui vari gruppi facebook che si trovano sulla destinazione, qui è iniziata la prima scrematura che mi ha portata poi a verificare le recensioni che si trovano online.
    Leggere le esperienze di altri viaggiatori è fondamentale.
    Una volta completata quella che io chiamo “selezione naturale”, ho contattato tutti privatamente, chiedendo sia un preventivo per i safari che la disponibilità ad organizzare transfert ed escursioni.
    A questo punto mi sono fidata anche un po’ del mio istinto e ho scelto.
    Se non hai voglia di fare tutto questo sbatti, contattami per avere il contatto di un’agenzia locale seria e preparata che ti consiglio volentieri.
  8. Siamo pronti per preparare la valigia.

Cosa mettere in valigia per un viaggio in Kenya

Un bagaglio ben studiato è fondamentale per evitare di portare cose inutili, ma soprattutto per non dimenticare le cose essenziali.
Io avevo solo il bagaglio a mano, ma sono comunque riuscita a portare tutto il necessario per quindici giorni, quindi segna tutto quello che ti consiglio:

  • Repellente per zanzare: fondamentale che sia per zanzare tropicali, io utilizzo sempre Jungle forte, lo trovi in qualsiasi farmacia. Il formato è da 100 ml quindi puoi trasportarlo anche nel bagaglio a mano.
  • Adattatore universale o a spina inglese: attenzione a non dimenticarlo perché, soprattutto durante il safari, non lo troverai nelle strutture.
  • Medicinali: porta tutto quello che puoi e anche di più. I medicinali in Kenya costano parecchi soldi, anche le cose più banali; io mi sono ritrovata a pagare più di dieci euro per un semplice disinfettante, quindi porta il più possibile.
    Ovviamente non possono mancare fermenti lattici, che ti consiglio di iniziare prima del viaggio, antibiotico ad ampio spettro, antipiretico, antistaminico e antidiarroico, insomma anti tutto. Chiedi sempre consiglio al tuo medico prima di partire.
  • Giacca leggera: durante il safari, si uscirà molto presto la mattina, quindi l’aria sarà bella frizzante. Una giacca leggera sarà utile anche sulla costa considerando che è sempre parecchio ventilata e la sera potrebbe far comodo.
  • Scarpette da scoglio: utili per le passeggiate durante la bassa marea, dove potresti rischiare di tagliarti o pungerti con i ricci e amici marini.
  • Zaino leggero: che utilizzerai per le escursioni e per il safari.
  • Abbigliamento: scarpe da ginnastica per il safari, abiti comodi e leggeri per le giornate al mare, infradito, costumi a non finire ed un abbigliamento casual per le visite in città.
  • Sacca stagna: fondamentale per non lasciare gli effetti personali incustoditi durante i bagni al mare, ti basterà quella da 2 litri, dove ci staranno tranquillamente soldi, documenti, smartphone e tutto ciò che hai di valore.

Quanto è sicuro il Kenya per un viaggio in solitaria?

Quando ho detto che sarei andata in Kenya da sola, in tanti mi hanno guardata come se fossi pazza.
“Ma è sicuro da soli?”, “non hai paura?”; queste sono state le domande più frequenti.
La verità? non avevo una risposta, oggi posso dire che il Kenya è un Paese accogliente e la sua popolazione cordiale e affettuosa. Con un po’ di buon senso è possibile organizzare un viaggio indimenticabile in totale sicurezza.
Sarà fondamentale seguire determinati accorgimenti:

  • Non ostentare oggetti di valore.
  • Evita di uscire la notte da sola.
  • Non frequentare zone poco raccomandabili.
  • Porta in giro con te solo lo stretto necessario per le spese giornaliere, tutto il resto lascialo in cassaforte.
  • Informa sempre qualcuno sui tuoi spostamenti.
  • Cerca di trovare una buona guida di riferimento con cui programmare anche gli spostamenti più lunghi.
  • Prima di partire consulta il sito Viaggiare Sicuri per gli aggiornamenti sulla sicurezza nel Paese.

Viaggiare in Kenya da sola è stata un’esperienza incredibile. Ho scoperto spiagge mozzafiato, realizzato il sogno del safari e come sempre mi sono messa in gioco affrontando sfide e paure.
Se stai pensando di fare il primo passo verso un viaggio in solitaria, ti assicuro che il Kenya potrebbe davvero sorprenderti.
Ti piacerebbe partire ma hai ancora dei dubbi? Scrivimi in privato e sarò felice di aiutarti.
Grazie come sempre per avermi letta, un abbraccio virtuale
Daniela

Questo articolo contiene un link affiliato, grazie al quale i miei lettori ricevono un piccolo sconto, ed io posso continuare a produrre dei contenuti utili per i vostri viaggi.

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