In lingua swahili, la parola Watamu, significa “gente dolce”.
Di fatto i suoi abitanti mi hanno accolta a braccia aperte sin dal primo istante, facendomi sentire subito a casa. Questo piccolo villaggio di pescatori si affaccia sull’Oceano Indiano, ed è una delle mete turistiche più frequentate del Kenya.
Che tu stia pianificando il viaggio o sia già a destinazione, ecco una guida su cosa vedere a Watamu, con tanti consigli utili per rendere il tuo soggiorno indimenticabile.


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Perché scegliere Watamu per un viaggio da sola

cosa fare e vedere a Watamu

A differenza di altre zone sulla costa, a Watamu il turismo è ben sviluppato, e c’è una forte presenza di comunità italiane, il che potrebbe rendere l’esperienza più tranquilla e accessibile anche se hai il timore di affrontare in Kenya un viaggio in solitaria.
Molte strutture infatti, come alloggi o ristoranti, sono a gestione italiana e la maggior parte della popolazione, oltre a parlare inglese, se la cava molto bene anche con la lingua italiana.
Se viaggi da sola, e sei alle prime armi, Watamu potrebbe essere un buon punto di partenza per esplorare il Kenya, è una località tranquilla, accogliente e ricca di attività interessanti da fare.

Come raggiungere Watamu

Per raggiungere Watamu dall’Italia, le soluzioni migliori sono due:

  • Volare su Mombasa, da cui dista poco più di cento chilometri, e prendere un transfert privato che ti porti direttamente a destinazione. I costi si aggirano intorno ai 10.000 scellini Kenioti, che corrispondono a 70 euro, per una sola corsa.
  • Volare su Nairobi e prendere un volo interno per Malindi, lo scalo più vicino.
    Da Malindi puoi raggiungere Watamu in meno di mezz’ora, con un transfert privato.
Ovviamente valuta l'aeroporto di destinazione in base al tuo itinerario. 
Per organizzare il tuo viaggio in autonomia leggi anche:
In Kenya da sola

Come muoversi a Watamu

come muoversi a Watamu

Per muoversi in villaggio si usano i tuk tuk, comodi economici e sempre disponibili.
Troverai sempre qualcuno a disposizione all’uscita delle spiagge, fuori dai negozi o comunque nelle strade più utilizzate dai turisti.
Un’altra soluzione, usata soprattutto dai locali e molto economica, è quella dei bajaji, ovvero delle moto che costano davvero pochi spiccioli.
Se siete in coppia no problem, si può salire anche in tre, ma attenzione, perchè nessuno usa il casco quindi usali solo per brevi distanze.
Io ho adottato entrambe le soluzioni e ovviamente il tuk tuk è decisamente più comodo. Spesso lo diamo per scontato, ma valuta bene che entrambi i mezzi siano assicurati.
Se alloggi in centro, puoi spostarti tranquillamente a piedi, userai i mezzi solo per raggiungere le spiagge più lontane.
Per destinazioni più lunghe ti consiglio i taxi, che dovrai sempre prenotare in anticipo.

Come pagare a Watamu

In Kenya la moneta ufficiale è lo Scellino Keniota, ma la forte presenza di italiani ha fatto sì che anche l’euro venga spesso accettato come metodo di pagamento.
Con la carta potrai pagare solo in strutture di un certo livello, come i resort, nei centri commerciali e in pochissimi ristoranti, altrove potresti avere difficoltà, quindi porta con te una buona quantità di contanti che cambierai in valuta locale una volta in loco.
Il posto con il tasso migliore dove cambiare i soldi è il casinó, situato in pieno centro.
Cerca di avere sempre con te banconote di piccolo taglio, 50, 100, 200 scellini da utilizzare per tuk tuk e bajaji, e per le piccole spese, non si sa perché ma sono sempre tutti sprovvisti di resto.
Se rimani a corto di contanti, in villaggio sono presenti alcuni ATM, ma le commissioni per prelevare sono alte e fisse a prescindere dalla somma prelevata.

Come pagare a Watamu con poche commissioni

Se invece vuoi pagare con bassissime commissioni e senza contanti, puoi scaricare l’app M-pesa, il metodo di pagamento più utilizzato dai locali.
Funziona come un bancomat virtuale, ti basterà creare un account che sarà collegato alla tua sim locale e, per pagare, dovrai semplicemente digitare il numero dell’esercente. Questo metodo potrai utilizzarlo anche per spese piccolissime come i transfert con i tuk tuk e al mercato.
In qualsiasi negozio Safaricom (dove acquisterai la tua sim locale) potranno aiutarti nel caso ne avessi bisogno per l’installazione.
Io, purtroppo, non ho potuto utilizzare l’applicazione perché, prima della partenza, avevo già acquistato una e-sim, ma ne ho visto il funzionamento ed è davvero molto comodo, soprattutto per scongiurare la paura di perdere i contanti o, peggio ancora, che ti vengano rubati.

Cosa vedere a Watamu e dintorni

Watamu offre diverse attività interessanti da fare, sia in autonomia che grazie alle escursioni organizzate.
Vediamo nel dettaglio tutto quello che puoi fare, sia le attrazioni più note che qualche chicca meno battuta, insieme a qualche consiglio per evitare fregature.

Le rovine di Gede

cosa fare a Watamu

Nel cuore della foresta di Arabuko Sokoke sorgono i resti di un’antica città Swahili, uno dei pochissimi siti archeologici presenti in Kenya.
Al tuo arrivo sarai circondato da curiose scimmie che, aizzate dalle guide, ti salteranno addosso, non ti preoccupare non ti ruberanno nulla ma attenzione a non farti graffiare, rabbia e infezioni sono dietro l’angolo.
Le rovine si trovano nel villaggio di Gede, ad appena quindici minuti di tuk tuk da Watamu, si possono visitare in autonomia senza prenotazione, acquistando il biglietto direttamente all’ingresso.
La visita alle rovine, viene spesso inserita in diverse escursioni organizzate.
Prezzo: 1000 scellini compresi di guida.

Marafa Canyon

Un posto surreale che devi assolutamente inserire nel tuo itinerario è il Canyon di Marafa.
Secoli di erosioni, piogge e vento hanno creato questa gola arenaria dalle mille sfumature dell’oro che creano uno spettacolo senza eguali.
Si dice che in certi orari del giorno possa raggiungere temperature infernali, ecco perchè viene soprannominato “la cucina del diavolo”.
Il percorso non è complicato e dura all’incirca quaranta minuti, fondamentali scarpe da ginnastica e tanta acqua.
All’ingresso trovi un piccolo punto ristoro dove comprare delle bibite.
Si trova nel villaggio di Marafa, ad un’ora di macchina da Watamu.
Puoi organizzare la visita in autonomia prenotando un transfert privato, oppure con un’escursione organizzata.


Cosa fare a Watamu: visita il gattile

cosa fare a Watamu

Se sei un’amante dei gatti, ti consiglio di passare a dare qualche coccola ai mici randagi di Watamu, il rifugio che da anni si occupa di salvare e curare queste piccole anime dimenticate da tutti.
Il gattile è gestito interamente da Niki che, con amore e passione, riesce a mandare avanti questo progetto con la sola forza delle donazioni.
Se puoi porta dall’Italia delle crocchette per il loro sostentamento, qui costano un sacco di soldi, oppure partecipa alle raccolte che trovi nel sito.
Per passare a trovarli contatta prima Niki, sarà felice di raccontarti la sua storia e quella dei suoi mici.

Passeggia tra le bancarelle di watamu vecchia

Il pomeriggio inoltrato è il momento migliore per perderti tra le decine di negozi e bancarelle presenti nelle vie di Watamu.
Qui potrai trovare di tutto.
Artigianato locale, sartorie, bancarelle di souvenir e street food ti accompagneranno in questa lunga via di profumi e colori kenioti.
Mi raccomando, la parola d’ordine è sempre contrattare, ma non esagerare offrendo prezzi troppo bassi, ognuno di quei commercianti è li per sfamare la propria famiglia.

Snorkeling nel parco marino, kite surf e altri sport acquatici

cosa fare a watamu

Watamu offre un’esperienza davvero sorprendente per gli amanti degli sport acquatici.
La vita sottomarina è ricca di banchi di pesci tropicali, tartarughe, coralli e, a seconda della stagione, è possibile incontrare i delfini.
Essendo parco marino protetto non c’è la possibilità di fare snorkeling in autonomia con maschera e pinne, anzi potresti rischiare una bella multa, quindi affidati sempre a dei centri diving oppure partecipa a delle escursioni dove sarà già inclusa la tassa da pagare.
Tra le escursioni più belle da fare per vedere la barriera corallina e i suoi abitanti c’è il Safari Blu.
Se invece sei un’amante del kitesurf, grazie ai venti costanti e alle acque poco profonde, potrai praticarlo in diverse spiagge.
Tra le scuole a cui puoi rivolgerti per il noleggio dell’attrezzatura ti consiglio Tribe Watersports school e Watamu local kitesurf.
Per gli amanti delle immersioni rivolgersi a Turtle bay dive centre.

Isola dell’amore e Sardegna due

Tra le cose imperdibili da fare a Watamu ci sono senza dubbio l’isola dell’amore e Sardegna due, entrambe sono visitabili in autonomia.
L’isola dell’amore è un piccolo atollo che emerge durante la bassa marea davanti alla costa di Watamu.
Il nome così romantico deriva dal fatto che, se vista dall’alto, l’isola assume la forma di un cuore.
L’accesso è veramente semplice, ti basterà fare una piccola passeggiata dalla spiaggia di Fortamu.
Questo è stato in assoluto uno dei posti che mi ha lasciato più senza parole.
Attenzione: la maggior parte delle agenzie locali cercheranno di venderti L’isola dell’amore come escursione, ma non avrai assolutamente bisogno di qualcuno che ti accompagni.


Per visitare Sardegna due dovrai invece arrivare o alla spiaggia di Jacaranda o, meglio ancora, alla spiaggia di Mayungu.
Qui fai davvero attenzione alle maree, perchè il tragitto è molto più lungo e potrebbe risalire la marea non permettendoti il rientro a piedi.
Il mio consiglio è di accordarti con i ragazzi che troverai agli ingressi delle spiagge per venirti a prendere con una barca locale, ti costerà più o meno mille scellini.
La lingua di sabbia che si forma ha dei colori veramente incredibili e vale assolutamente la pena passare qualche ora qui.
Attenzione: Viene spesso utilizzata come pit stop per il pranzo durante l’escursione safari blu, quindi se vuoi godertela in pace visitala durante la mattinata.
Per entrambi i siti saranno fondamentali le scarpette da scoglio.

Dove mangiare a Watamu

cosa fare a Watamu
Safina Beach Club

La cucina Keniota si basa su ingredienti semplici e freschi, con piatti che variano dalle carni grigliate a stufati spesso accompagnati da ugali, la polenta tipica.
Essendo una località costiera il pesce fresco non mancherà mai, servito spesso con riso bianco o patate fritte.
Di seguito i locali che ho provato, dalla colazione alla cena.

  • Lichthaus: locale immerso tra le mangrovie di Mida Creek, dove godere di un tramonto unico sulla laguna. L’ingresso costa mille scellini e comprende una/due consumazioni a seconda del drink scelto. La prenotazione non è obbligatoria ma fortemente consigliata. La cucina propone anche dei piatti tipici, ma attenzione alle scimmie che vorranno fregarti la cena.
  • Kibo bar: nella meravigliosa spiaggia di Fortamu, ho trovato questo grazioso beach bar dove passare una tranquilla giornata all’insegna del relax. Il noleggio di un lettino all’ombra mi è costato trecento scellini (poco più di due euro). Per pranzo ci sono diversi piatti con prezzi che variano dai trecento scellini per un riso al sugo di cocco, ai settecento scellini ( più o meno cinque euro) per un piatto a base di pesce.
  • Safina Beach Club: un pochino più caro, ma sempre con prezzi nella norma. Si trova nella spiaggia di Jacaranda, ed è un’ ottima base se si vuole visitare in autonomia la lingua di sabbia di Sardegna due. Il noleggio di un lettino costa cinquecento scellini ( tre euro e cinquanta).
  • Africano Beach Bar & Restaurant: qui ho fatto una cena a base di pesce da leccarsi i baffi, si trova a Watamu beach.
  • Non solo gelato by Anna: se il richiamo di mamma Italia dovesse farsi sentire, in questo locale potrai trovare non solo il gelato, come dice il nome, ma anche buonissimi croissant accompagnati da un’ottima caffetteria. Lo trovi all’esterno del centro commerciale Blue Marmalade.
  • GK Restaurant: situato all’interno del GK Palm Resort ma aperto anche agli esterni, qui ti consiglio di provare la carne di capra, che cucinano davvero molto bene e in diversi modi.
  • The Island: il Beach Bar più economico in assoluto che ho trovato è proprio questo. Si trova a Watamu beach, e il noleggio di un lettino mi è costato duecentocinquanta scellini (neppure due euro). Ottimo anche per un pranzo leggero o per un aperitivo.
  • Gelateria Bahati: in pieno cento a Watamu ho mangiato il gelato al cocco più buono del mondo, il locale è dotato di uno spazio esterno con dei tavolini per consumare in tranquillità.
  • Sereno’s daily dose: tipica trattoria locale situata in pieno centro, i suoi arredi sono molto graziosi e la cucina è tipica keniota. Prezzi più che onesti, trecento scellini per un piatto di chicken pilau ( poco più di due euro).

Eccoci arrivati alla fine di questo meraviglioso viaggio chiamato Watamu.
Per qualsiasi dubbio lasciami un commento qui sotto oppure contattami sui social, grazie come sempre per avermi letta.
Daniela

Questo articolo contiene un link affiliato che mi permette di tenere in piedi questo progetto.

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