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Chi non ha sognato almeno una volta di svegliarsi all’alba con il cielo che si tinge d’oro e la Savana che si risveglia?
Se sei qui probabilmente lo stai sognando anche tu, e lascia che te lo dica subito: un safari in Kenya non è solo un viaggio, ma è un’esperienza che ti cambia dentro.
In questo articolo troverai tutte le informazioni che avrei voluto avere io per organizzarlo e, soprattutto, tanta motivazione se come me viaggi in solitaria e hai voglia di regalarti qualcosa di magico.

Prima però voglio ricordarti che è fondamentale non partire senza aver prima stipulato una buona assicurazione viaggi.
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Come organizzare un Safari in Kenya se viaggi in solitaria

Amboseli

Organizzare un Safari in Kenya può sembrare complicato, soprattutto se si viaggia da soli e non ci si sa sbrogliare tra le innumerevoli proposte che si trovano sul web di agenzie locali.
Vediamo di fare un po’ di chiarezza.
A dispetto di ciò che si può pensare, il Kenya è una destinazione sorprendentemente adatta a chi viaggia in solitaria: il turismo è ben consolidato, ci sono tantissime agenzie locali affidabili, e le persone sono accoglienti e disponibili.
L’importante è pianificare con cura e scegliere il tipo di safari più adatto a te.

Safari privato o di gruppo: quale scegliere?

safari in kenya

Una delle prime decisioni da prendere è sicuramente questa.
Ad influire sulla tua decisione ci saranno principalmente due fattori: il budget che hai a disposizione e l’indipendenza che desideri.

  1. Safari privato: è la scelta ideale se desideri totale libertà, privacy, maggiore flessibilità e un’esperienza cucita su misura per te. Di contro c’è che, ovviamente, tutte le spese (jeep, carburante, guida etc…) saranno a carico tuo, rendendo il costo dell’esperienza spesso proibitivo.
  2. Safari di gruppo: soluzione ottima se vuoi contenere le spese, socializzare e condividere l’esperienza.
    Tra le note negative, oltre al doversi adattare al ritmo del gruppo, c’è anche il fatto che i safari di gruppo che vengono organizzati sono al massimo di due notti.
    Questa potrebbe essere una buona soluzione se è il tuo primo viaggio in Kenya e vuoi includere qualche giorno nella savana, diversamente dovrai optare per un safari privato.

Io, per contenere le spese, ho partecipato ad un safari di gruppo di due notti tra lo Tsavo est e Amboseli.
Complice la compagnia giusta, non mi sono per niente pentita della scelta.
Condividere certi momenti, anche se con degli sconosciuti è stato meraviglioso, e, come spesso capita, mi sono portata a casa nuovi amici.

Quali safari di gruppo si possono fare in Kenya?

La scelta dei safari di gruppo a cui si può partecipare in Kenya è abbastanza limitata, ma ti assicuro che non ci sia parco in questa terra meravigliosa che non meriti di essere visto.
Ecco alcune idee se parti dalla costa (Mombasa, Watamu, Diani)

  • Tsavo east (due giorni/una notte): complice la vicinanza alla costa, il safari allo Tsavo east è senza dubbio uno dei più richiesti.
    Se hai pochi giorni a disposizione e un budget limitato, questa può essere la scelta più adatta a te.
    Il parco è uno dei più antichi del Kenya, e le sue distese infinite di terra rossa ti lasceranno senza fiato.
  • Tsavo east-Amboseli (tre giorni-due notti): perfetto per immergerti completamente nella vita della savana, tra le aride pianure dello Tsavo east sino ad arrivare agli immensi spazi di Amboseli, dove il Kilimangiaro spicca come un dipinto tra le mandrie di elefanti.
    Unica pecca, le otto ore di jeep per rientrare sulla costa.
  • Tsavo east-Taita hills (tre giorni-due notti): perfetto per stare un po’ più vicini alla costa, viene unito allo Tsavo east il santuario naturalistico del parco Taita, che tutti ricordano per gli alloggi sulle palafitte.
    Qui ci sarà la possibilità di partecipare ad un safari notturno.
Se vuoi il contatto di un'agenzie locale, seria e affidabile, con cui organizzare safari ed escursioni, scrivimi in privato.

Quando partire per un safari in Kenya

Trovare il periodo giusto per un safari in Kenya è fondamentale per vivere un’esperienza indimenticabile.
In Kenya le temperature sono abbastanza stabili tutto l’anno, ma il clima in questi ultimi anni è talmente impazzito in tutto il mondo che risulta davvero difficile fare ancora una distinzione tra bassa e alta stagione.
Gli unici mesi che mi sento davvero di sconsigliarti sono quelli che vanno da aprile a metà giugno, che coincidono con le grandi piogge.
Infatti molte strutture ricettive saranno chiuse.
Tra i mesi migliori per un safari in Kenya ci sono:

  • Luglio/agosto: periodo in cui è possibile vivere uno dei momenti più magici e intensi della natura, ovvero la grande migrazione nel Masai Mara. Periodo meno adatto invece per chi vuole unire relax sulla costa.
  • Gennaio/febbraio/marzo: periodo della stagione secca, con giornate soleggiate e ottima visibilità per avvistare gli animali. Ottimo per combinare safari e mare.
  • Novembre/ultima decade di giugno: mesi di transizione spesso sottovalutati, novembre regala cieli limpidi e aria fresca dopo le piccole piogge, e la fine di giugno segna l’inizio della stagione secca.
    Mesi interessanti per risparmiare e trovare meno turisti.

Come vestirsi per un safari in Kenya

La scelta dell’abbigliamento adatto ad un Safari non è solo per una comodità personale, ma piuttosto un piccolo atto di rispetto per la natura che ci circonda e le persone che incontrerai durante le giornate.
La tre regole fondamentali: toni neutri, tessuti leggeri, praticità prima di tutto.
Evita colori sgargianti, che potrebbero infastidire gli animali e attirare fastidiosi insetti.
Prediligi invece colori chiari e neutri come il beige, il kaki o un semplice bianco.

Cosa mettere in valigia per un safari in Kenya

  • Pantaloni lunghi e leggeri: lino e cotone sono i tessuti da prediligere
  • Maglia o camicia a maniche lunghe: ideale per proteggersi dal sole e dalle zanzare
  • Felpa leggera: all’alba e la sera potrebbe fare piuttosto fresco
  • Maglie leggere, canotte e short: per i vari cambi.
  • Scarpe da ginnastica leggere: niente sandali o ciabatte durante i game drive
  • Cappello a tesa larga: molto comodi quelli da legare al collo, il vento durante gli spostamenti in jeep potrebbe far volare un semplice cappellino con visiera. E perchè proprio il mio?
  • Costume da bagno: molti lodge hanno la piscina con vista sulla savana. Non è detto che si trovi il tempo per un tuffo, ma meglio non trovarsi impreparati.
  • Foulard leggero: no, non per la cervicale, ma per proteggerti dalla polvere che ti terrà compagnia pe tutto il safari, ed in certi momenti può essere davvero fastidiosa.
  • Repellente per le zanzare: mi raccomando specifico per zanzare tropicali (autan tropical o Jungle forte)
  • Protezione solare: l’aria fresca del vento potrebbe farti dimenticare che la tua pelle è comunque esposta ad un sole tropicale, quindi proteggila con un buon solare con fattore di protezione 50.
  • Adattatore: a presa inglese o universale, non devi assolutamente dimenticarlo. Sarà impossibile reperirlo nei parchi e nei lodge non lo mettono a disposizione.
  • Power bank: le ore in jeep saranno tante e il tuo smartphone sarà perennemente in funzione, quindi avere con te un po’ di carica in più sarà sicuramente cosa buona e giusta.

Cosa sapere prima di fare un safari in kenya

Un safari in Kenya è sicuramente un’esperienza potente, di quelle che lasciano un segno indelebile, ma ci sono alcune cose pratiche e culturali che è bene sapere prima di partire, soprattutto se viaggi da sola.

  1. Sicurezza prima di tutto: il Kenya è una destinazione turistica molto popolare e i parchi sono sicuri, ma come sempre adotta un po’ di buonsenso.
    Affidati ad agenzie locali serie e certificate, e durante i game drive segui sempre le indicazioni della guida.
  2. Mancia: Non obbligatoria, ma è buona abitudine lasciare una mancia sia alla guida che all’autista. Ovviamente quanto lasciare è a discrezione tua, anche in base alla qualità del lavoro svolto da entrambi.
    Di norma comunque, tutti si aspettano di ricevere un piccolo compenso per i propri servizi.
  3. Il concetto del “pole pole”: che in swahili significa lentamente.
    Normalmente in Kenya l’orologio ha un ritmo tutto suo e le giornate si vivono al ritmo del pole pole, questo durante il safari dimenticalo.
    Massima puntualità e precisione saranno delle solide basi per un safari perfetto e una convivenza cordiale con il resto del gruppo.
  4. Tecnologia e connessione: molti lodge hanno il wifi, spesso debole o lomitato. Il mio consiglio è quello di acquistare prima di partire una e-sim così da avere sempre connessione. Dopo averne provate diverse negli ultimi viaggi, ti consiglio Holafly a mani basse.
    Giga illimitati, assistenza H24 super efficiente e linea sempre al top, hanno fatto si che prendesse il primo posto tra le diverse soluzioni che ho provato, nonostante il prezzo poco competitivo.
  5. La pazienza è la virtù dei forti: i parchi nazionali non sono degli zoo, di conseguenza non ci sarà mai la sicurezza di avvistare un determinato animale. Ma ti assicuro che quando all’improvviso apparirà qualcosa sarà un’emozione mai provata.
Consiglio non richiesto
Prima di partire per il safari siamo stati assediati da venditori ambulanti che volevano venderci confezioni di biscotti da dare ai bambini lungo strada o nei villaggi, lo vuoi un consiglio? non prenderli.
lungi da me fare la tuttologa su di un Paese che ho visitato per poche settimane, ma credo non sia difficile capire che i bambini di tutto hanno bisogno tranne che di biscotti.
Se vuoi aiutare, compra farina, riso, fagioli, aiuta le loro mamme ad avere cibo nutriente per il loro sostentamento.
Cerchiamo di fermare una volta per tutte quel turismo malato che ci fa pensare che "siccome sono poveri" va bene tutto.
No, non va bene tutto solo per lavarsi la coscienza.

Dove atterrare per fare un safari in Kenya

A seconda dei parchi che deciderai di visitare e del safari che vorrai organizzare, la tua porta d’accesso per il Kenya sarà differente.
Se vuoi abbinare safari e mare l’opzione più sensata è quella di atterrare a Mombasa.
Potrai scegliere per il tuo relax in spiaggia tra Malindi, Watamu, Kilifi o Diani.

Leggi anche l’articolo Cosa fare a Watamu

Questa opzione è perfetta per i safari di gruppo che ti ho elencato prima.

Se invece vuoi organizzare un safari privato, atterrare a Nairobi sarà l’opzione migliore per visitare il Masai Mara, il Nairobi National Park o il lago Nakuru.
L’ideale (budget e tempo permettendo) sarebbe combinare l’arrivo a Nairobi e il rientro da Mombasa, così da concludere sempre con qualche giorno sull’Oceano.

Conclusioni

Kilima camp Amboseli

Ora che hai tutte le informazioni necessarie per organizzare il tuo safari in Kenya non ti resta che fare il passo più bello: prenotare e partire.
Lasciati guidare dalla curiosità dall’istinto e realizza finalmente quel sogno da troppo tempo chiuso in un cassetto.
Per qualsiasi domanda lasciami un commento qui sotto o scrivimi in privato.
Un abbraccio virtuale
Daniela

Leggi anche: In Kenya da sola, la mie esperienza e consigli per un viaggio unico

2 Comments

  1. Buongiorno.
    Il tuo racconto di viaggio a watamu e del safari mi hanno entusiasmata dato che io amo viaggiare da sola. Dopo aver letto i tuoi consigli, sarei interessata ad organizzarmi il safari con un tour di gruppo .
    Quindi sarei interessata a contatti di agenzie locali , per il safari ed anche per altre escursioni, con partenza da Watamu.
    Grazie per la disponibilità
    Meris

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