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Watamu è un grazioso villaggio di pescatori sulla costa del Kenya, da anni ormai la meta di mare più apprezzata dai turisti di tutto il mondo.
I suoi dintorni sono ricchi di esperienze carine da fare ed escursioni a cui partecipare per scoprirli al meglio, ma è anche vero che “Paese che vai fregatura che trovi”.
Alcune delle escursioni che ti proporranno di fare a Watamu puoi tranquillamente organizzarle in autonomia, quindi sarà solo un modo per spillarti due soldi in più, e siccome a noi buttare i soldi non piace, vediamo nel dettaglio quali fare e quali no.
Qualcuno te lo doveva pur dire.

Escursioni da fare a Watamu: Safari blu (Sardegna due o Mida Creek)

Sardegna due

Per gli amanti del mare direi che questa escursione è assolutamente imperdibile.
La giornata si passerà interamente in barca tra le acque cristalline del parco marino di Watamu, dove potrai fare snorkeling e, a seconda del periodo dell’anno, avvistare i delfini.
Si prosegue con una grigliata di mare che potrà svolgersi o tra gli atolli di Mayungu (conosciuti come Sardegna due) oppure tra le mangrovie di Mida Creek, questo a seconda dell’escursione che sceglierai di fare.
L’escursione dura sino al pomeriggio inoltrato, ed è adatta a tutti.
Se non riesci a scegliere tra Mayungu e Mida Creek, io ti consiglio la prima, il pranzo tra le acque cristalline di Sardegna due è davvero un’esperienza unica.
Le mangrovie potrai comunque vederle in autonomia in un secondo momento, magari al tramonto.

Isola di Robinson

Questa è stata in assoluto la mia escursione preferita.
Sarà una lunga e ricca giornata, spesso potresti sentire un po’ di fatica, soprattutto se ci sarà tanto caldo, ma ti assicuro che sarà indimenticabile.
Se vuoi concentrare in una giornata più visite nei dintorni, devi assolutamente farla.
Si partirà dalla fabbrica di legno di Malindi, dove ho potuto ammirare i falegnami all’opera nella creazione di tutta l’oggettistica che trovavo nei vari shop di artigianato.
Si prosegue verso la spiaggia dorata, un gioiello della costa, dove realmente troverai una distesa infinita di sabbia dorata.


Per pranzo si raggiunge la piccolissima Isola di Robinson, non ti racconto come perchè non voglio rovinarti la sorpresa.
Qui ti aspetta un pranzo da leccarti i baffi e un pò di relax prima di metterti nuovamente in auto per l’ultima destinazione.
Il Marafa Canyon sarà l’ultima tappa di questa incredibile giornata.

Quali escursioni non fare a Watamu

Passiamo ora a quali escursioni non fare a Watamu e perché.
O meglio, cosa puoi organizzare in autonomia e cosa è meglio evitare di fare.
Sia chiaro che questi sono semplici consigli in base a quella che è stata la mia esperienza personale.

Crab Shack e Lichthouse

Sono entrambi dei meravigliosi locali sulle mangrovie dove poter fare aperitivo al tramonto.
Ma dico io: hai bisogno di una guida per andarti a fare un aperitivo? Credo proprio di no.
Se vuoi passare una serata in uno dei due locali (o in entrambi) ti basterà prenotare il tuo tavolo (obbligatorio perché sono frequentatissimi), prendere un tuk tuk e goderti la tua serata, niente di più semplice.
Questa è la classica escursione creata per quei turisti che da soli non sanno mettere il naso fuori dai resort.
Ma non è questo il caso vero?
Se viaggi in solitaria ma non ti va di star li sola soletta (o solo soletto) puoi anche valutare di farla, magari per conoscere nuova gente, altrimenti sono veramente soldi buttati.
Considera che l’ingresso costa poco più di mille scellini (sette euro), con una consumazione inclusa.
Un’escursione organizzata ti costerà almeno venti euro.

Prenota qui il Lichthaus
Chiama il +254 725 315562 per prenotare il Crab Shack

Quali escursioni non fare a Watamu:
Sardegna due e isola dell’amore

Isola dell’amore

Tra i luoghi più gettonati di Watamu ci sono senza dubbio Sardegna due e l’isola dell’amore.
Ma lascia che ti sveli un segreto: non avrai bisogno di nessun tour organizzato per poterle visitare.
L’isola dell’amore è un piccolo atollo che emerge durante la bassa marea, e si trova poco distante dal centro di Watamu.
Sardegna due invece, di cui ti ho già parlato in un precedente paragrafo, è una lingua di sabbia bianchissima famosa per le sue acque cristalline.
Si può raggiungere con la bassa marea dalla spiaggia di Jacaranda.
Entrambe meritano di essere visitate, ma non c’è davvero nulla di complicato per arrivarci.
Io mi sono mossa con tuk tuk sino alla spiaggia e poi le ho raggiunte a piedi.
Ovviamente, prima di avventurarsi a piedi, è bene controllare le condizioni delle maree.
L’unico ostacolo reale a mio avviso è l’insistenza dei beach boys, che cercano in tutti i modi di farsi ingaggiare come guide, spesso anche quando non ce n’è bisogno.
E capisco bene chi, pur di evitarli, preferisce pagare un’escursione organizzata.

Alcune agenzie locali (quelle più oneste) sono solite regalare queste esperienze se acquisti un pacchetto escursioni/safari con loro.
Scrivimi se vuoi il contatto di un'agenzia seria e affidabile.

Rovine di Gede

Tra le esperienze che più mi sono rimaste impresse durante il mio viaggio a Watamu, c’è sicuramente la visita alle rovine di Gede, un’antica città Swahili immersa nella foresta.
Imperdibile? Assolutamente si.
Difficile da raggiungere? Assolutamente no.
Il villaggio di Gede dista da Watamu appena quindici minuti, potrai quindi raggiungere il sito tranquillamente in tuk tuk, e acquistare il biglietto direttamente all’ingresso, dove ti verrà assegnata anche una guida.

La visita alle rovine di Gede viene spesso associata ad altre escursioni, come quella all'isola di Robinson.
Se così non fosse, ritagliati comunque un po' di tempo per andarci perchè ne vale davvero la pena.

Escursioni da non fare a Watamu: Vera Africa

escursioni da non fare a Watamu

Già il nome è tutto un programma.
In poche parole si va a fare un po’ di spesa, e lo si distribuisce nei villaggi locali.
E quindi cosa ci sarebbe di male? Vista così assolutamente nulla, il problema reale è che i villaggi in cui vengono distribuiti i beni di prima necessità sono sempre gli stessi.
Il problema reale è che questa escursione è creata esclusivamente per permettere al turista occidentale di fare la sua “opera di bene in Africa”.
Davvero fare del bene e portare aiuto a chi ne ha bisogno si può trasformare in un’escursione turistica?
Lungi da me fare la tuttologa di un Paese che ho visitato per poche settimane, ma se davvero vuoi fare del bene, fatti portare nell’entroterra.
Fatti portare in quei villaggi in cui c’è davvero bisogno e non ci arriva mai nessuno.
Fatti portare dove i bambini non ti rincorrono gridando “ciao”, ma piuttosto ti guardano con sospetto perchè non sono abituati alla presenza degli estranei.
Il fatto che “tutti lo facciano” non significa che sia giusto farlo.
Ho fatto in passato la stessa esperienza a Zanzibar, e mi sono ripromessa di non fare mai più un errore simile.
Se ti va fammi sapere cosa ne pensi.


Spero che questo articolo possa esserti d’aiuto per non incappare in qualche fregatura durante il tuo viaggio a Watamu.

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