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Quando si pensa a Capo Verde il pensiero va subito all’isola di Sal o a Boa Vista, due mete molto popolari e conosciute anche dal turismo italiano.
Decisamente più sottovalutata è invece l’isola di Santiago, che ho avuto il piacere di scoprire durante un press trip, organizzato in vista della conferenza internazionale sul turismo sostenibile.
L’isola è la più grande dell’arcipelago africano e, un passo dopo l’altro, si sta avvicinando ad un turismo naturalistico e di comunità.
Qui la rigogliosa natura si fonde con una cultura locale ancora genuina, creando un mix unico che non può lasciare indifferenti.
Visitare Santiago significa letteralmente entrare nel cuore di Capo Verde e lasciarsi accogliere dalle mille sorprese.


Informazioni pratiche per organizzare un viaggio a Santiago in autonomia

Perchè visitare l’isola di Santiago

Santiago è un’isola che sorprende per la sua varietà.
In un solo viaggio puoi passare da verdi vallate a spiagge tranquille sfiorate dall’oceano.
E’ un luogo autentico, dove la vita scorre ancora secondo i ritmi locali.
La destinazione perfetta se ami i viaggi che mescolano, natura incontaminata, vita di mare e cultura.
Fa per te se:

  • Cerchi una destinazione meno turistica e più genuina dove respirare l’essenza di Capo Verde.
  • Ti piace alternare giornate di relax al mare, a trekking e passeggiate nella natura.
  • Sei un amante di mercati, villaggi e cultura locale.
  • Vuoi vivere esperienze autentiche lontane dal turismo di massa.
  • Ami organizzare viaggi itineranti.

Quando andare a Santiago e clima dell’isola

Prima di tutto, è bene ricordare che il meteo può essere imprevedibile e che negli ultimi anni i cambiamenti climatici rendono difficile fare previsioni assolute.
Ti faccio però un quadro orientativo, utile per capire i periodi migliori per visitare l’isola di Santiago.
Le temperature sono piacevoli in tutte le stagioni, oscillando in media tra i 20 e i 30 gradi.
La differenza principale è tra la stagione secca, che va da novembre a giugno, e la stagione delle piogge, che si concentra tra luglio e ottobre.
Durante la stagione secca troverai giornate soleggiate, umidità contenuta e piogge quasi assenti, condizioni ideali per escursioni e trekking senza un caldo eccessivamente soffocante.
Al contrario, agosto e settembre segnano il picco delle precipitazioni.
Si tratta per lo più di rovesci brevi ma intensi, che rendono l’aria più umida e i paesaggi straordinariamente verdi.
Io ci sono stata durante la seconda settimana di settembre, e mi è sembrato un periodo perfetto per trovare un’isola tranquilla e poco frequentata, anche se un breve acquazzone è toccato pure a me e la concentrazione di umidità era parecchio elevata.


Come arrivare sull’isola di Santiago e come spostarsi

visitare Santiago a Capo verde

Ad oggi non ci sono voli diretti per raggiungere Praia, la capitale di Capo Verde situata sull’isola di Santiago, dove si trova l’aeroporto internazionale.
Io ho volato con la compagnia Royal Air Maroc da Fiumicino con scalo a Casablanca, ma si può optare anche per Tap Air Portugal con scalo a Lisbona.
Entrambe le compagnie partono sia da Roma Fiumicino che da Milano Malpensa.
Chissà però che non arrivi presto qualche collegamento diretto.
Per spostarsi all’intero dell’isola, il noleggio auto è, a mio avviso, il modo migliore per avere libertà negli spostamenti e comodità.
Ma, volendo, si possono trovare delle soluzioni più economiche.
Vengono chiamati aluguer, e sono dei minibus condivisi utilizzati dai locali, che coprono distanze intermedie tra città, paesi e villaggi.
Sono economici, ma richiedono abbastanza flessibilità, bisogna spesso aspettare che il mezzo sia pieno e non sempre hanno delle fermate ben definite.

visitare Santiago isola di Capo Verde


Comunque se vuoi visitare l’isola in libertà, il noleggio auto è sicuramente la scelta migliore.
Le strade principali sono asfaltate e in buone condizioni.
Nelle zone rurali invece potresti trovare strade sterrate, buche e zone poco illuminate, niente di impossibile, ma ciò richiede un minimo di attenzione in più ed un attitudine alla guida responsabile e prudente.
In ogni caso è sempre meglio informarsi prima sul tragitto così da essere sicuri di avere il mezzo adatto.
Il traffico non è caotico, se non in città, perfetto per chi ama viaggi on the road.


Documenti necessari per l’ingresso a Capo Verde: vaccini e moneta locale

come pianificare un viaggio in solitaria

Per l’ingresso a Capo Verde è necessario il Passaporto con validità residua di almeno sei mesi.
Per un soggiorno inferiore ai trenta giorni, non dovrai richiedere nessun visto, ma sarà necessario pagare una tassa d’ingresso.
Potrai farlo all’arrivo in aeroporto oppure sul sito ufficiale almeno cinque giorni prima della partenza.
Il costo si aggira intorno ai trenta euro.
Non ci sono vaccini obbligatori, ma dovrai essere in possesso di quello contro la febbre gialla nel caso arrivassi da un paese ad alto rischio di trasmissione della malattia ( Kenya, Etiopia etc…).
Per informazioni sicure e dettagliate consulta sempre il sito Viaggiare Sicuri.
Come sempre i miei consigli per un viaggio in Africa sono pochi ma buoni:

  • Prendere dei probiotici almeno dieci giorni prima della partenza e proseguire per tutta la durata del viaggio.
  • Utilizzare un buon repellente per insetti e zanzare.
  • Fare attenzione all’acqua, che dev’essere sempre in bottiglia, ed evitare verdure crude e cocktail con ghiaccio se non si è sicuri della provenienza dell’acqua.

Piccoli gesti che ti faranno vivere il viaggio in serenità.

Se la prudenza non dovesse bastare, è fondamentale essere in possesso di una buona assicurazione viaggi. A questo link avrai il 10% di sconto con Heymondo, la mia assicurazione di fiducia.

La moneta locale è l’Escudo capoverdiano.
Le carte di credito Visa e Mastercard sono ben accettate, soprattutto nelle strutture ricettive, ristoranti e piccole botteghe.
Ti consiglio comunque di cambiare un po’ di soldi al tuo arrivo per le piccole spese e se hai intenzione di visitare le zone rurali.
Potrai effettuare il cambio di euro in escudo negli uffici appositi o in banca.
Anche alcuni hotel, con delle commissioni un po’ più alte, offrono questo servizio.
In caso di necessità potrebbero accettare gli euro, ma munirsi di moneta locale rimane sempre la soluzione più giusta.


Dove dormire sull’isola di Santiago: zone consigliate e alcune idee di alloggi

dove alloggiare a Santiago

Santiago offre sistemazioni adatte a tutti i tipi di viaggiatori, ma la scelta della zona dipende da cosa vuoi vivere sull’isola.
Se desideri essere vicino ai servizi e alla vita urbana, la capitale Praia è l’ideale.
Qui si trova una vasta scelta di ristoranti, caffè, negozi e collegamenti verso altre parti dell’isola.
Durante i miei giorni a Santiago, ho alloggiato all’Oasis Praiamar Hotel.
Struttura comoda con camere ampie e confortevoli, piscina e splendida vista sull’oceano, perfetto se vuoi una base centrale senza rinunciare al relax.
Se invece il tuo obiettivo è goderti il mare, la spiaggia e il ritmo più tranquillo dell’isola, Tarrafal a nord è la destinazione giusta.
La sua spiaggia di sabbia chiara e le acque calme sono perfette per rilassarsi e, dopo la capitale, è una delle zone meglio servite.
Qui si trovano guesthouse e boutique hotel che offrono un’atmosfera più intima e autentica rispetto a Praia.

visitare l'isola di Santiago
Tarrafal

Se vuoi stare in totale connessione con la natura, le zone interne offrono alternative decisamente interessanti.
L’Eco Camp Lemba Lemba propone alloggi semplici a contatto con paesaggi incontaminati, ideale per chi ama escursioni e attività all’aperto.
La struttura è stata costruita interamente con materiali di riciclo, un esempio di sostenibilità in perfetta armonia con il territorio circostante.
Tra le montagne di Rui Vaz invece,si trova la Posada Quinta da Montanha, che permette di godere di panorami spettacolari e tranquillità, regalando un’esperienza davvero autentica dell’isola.

Insomma, Santiago ha alloggi per tutti i gusti: città, spiagge rilassanti o natura incontaminata, a seconda di quello che cerchi dal tuo viaggio.


Cosa vedere sull’isola di Santiago a Capo Verde

cosa vedere sull'isola di Santiago

L’isola richiede un po’ di tempo per godere appieno di tutte le sue sfaccettature.
Ogni zona va vissuta con il giusto ritmo, ecco perché sarà fondamentale un itinerario ben dettagliato per esplorarla da nord a sud.
Questi sono i punti imperdibili che ti consiglio di visitare.

Cosa vedere sull’isola di Santiago: la capitale Praia

La porta d’accesso per visitare Santiago è sicuramente Praia, la sua capitale.
Qui passato e presente si intrecciano continuamente, dando vita ad una città ricca di contrasti e sempre in movimento.
Il tour dell’isola non può che iniziare da qui, e se dovessi sceglierla come punto d’appoggio, non limitarti ad una visita superficiale.
Passeggia nel cuore del suo centro storico, visita i mercati locali e rifugiati nelle tranquille spiagge.


Tarrafal: la perla del nord

A nord dell’isola si trova Tarrafal, una località costiera che conquista con la sua atmosfera rilassata.
La sua spiaggia principale è di sabbia dorata e acque cristalline, a fare da cornice una rigogliosa natura e le barche dei pescatori che colorano la riva.
Oltre al fascino della rilassante vita di mare, Tarrafal porta con sé un pezzo significativo della storia capoverdiana.
Poco distante si trova infatti il vecchio campo di concentramento di Chão Bom, ora diventato museo, utilizzato durante la dittatura portoghese per i prigionieri politici.
La località di Tarrafal è ben servita di strutture ricettive, locali e botteghe che la rendono il punto d’appoggio ideale per esplorare il nord di Santiago.


Cidade Velha: antica capitale, oggi Patrimonio Unesco

Un tempo capitale di Capo Verde, Cidade Velha è oggi un borgo pittoresco dichiarato Patrimonio dell’Unesco.
Passeggiando nelle sue stradine acciottolate che custodiscono una bellezza semplice, si respira ancora il suo valore storico.
Il simbolo più imponente è la Fortezza Real de Sào Filipe, costruita per difendere la città dai pirati, che domina dall’alto il villaggio offrendo un panorama meraviglioso sull’oceano.


Da non perdere anche la Rua Banana, una delle prime strade coloniali d’Africa, e la chiesa di Nossa Senhora do Rosário, la più antica dell’isola.


São Jorge dos Orgãos, Rui Vaz, Pico de Antónia e Longueira: la Santiago verde

Se pensi a Santiago solo come ad un’isola di spiagge, cambia prospettiva, perché l’entroterra saprà davvero sorprenderti.
Questa è la Santiago verde, fatta di valli, montagne e villaggi immersi nella natura.
A São Jorge dos Orgãos si trova il giardino botanico, dove scoprire piante endemiche e specie tipiche dell’isola.
Da qui si sale verso Rui Vaz, dove l’aria è più fresca e i panorami si aprono su vallate rigogliose.
Il protagonista assoluto è Pico de Antònia, che con i suoi 1.392 metri, è la cima più alta di Santiago.
Lungo il cammino, il villaggio di Longueira offre un contatto diretto con la vita rurale, case semplici, sentieri poco battuti e tanta natura.
Proprio a Longueira ha preso vita l’eco camp Lemba Lemba che ti ho raccontato nel precedente paragrafo.
Questa è la zona che ho preferito di più in assoluto, e non potrai non inserirla nel tuo itinerario.


Cosa vedere sull’isola di Santiago: il parco naturale di Serra Malagueta

Il nord di Santiago regala un’altra chicca assolutamente imperdibile: il Parque Natural de Serra Malagueta, una delle aree naturali più affascinanti dell’isola.
I suoi sentieri attraversano montagne verdi, vallate e punti panoramici che tolgono il fiato.
La vegetazione è ricca e varia, con specie endemiche che rendono unico questo territorio, e i suoi dintorni raccontano la vita rurale semplice dei villaggi.
È il luogo perfetto per escursionisti e amanti della natura incontaminata.


Santa Catarina e Assomada: il cuore di Santiago

Al centro dell’isola, Santa Catarina si distingue per le sue colline coltivate e i villaggi sparsi tra le vallate.
Il suo capoluogo, Assomada, è il principale punto commerciale, famoso per i suoi mercati che offrono frutta tropicale, spezie, pesce fresco e prodotti locali, animando le strade.
Allontanandosi dal centro, i paesaggi diventano più tranquilli.
Terreni terrazzati, abitazioni semplici e strade panoramiche caratterizzano la campagna, dove l’agricoltura e l’allevamento restano una parte integrante della quotidianità.
Il ritratto realistico di Santiago che unisce la calma della campagna alla vitalità urbana del mercato, permettendoci di conoscere la consueta vita locale.


Cosa vedere a Santiago: Ribeira da Prata e la sua sabbia nera

Ribeira da Prata è famosa per la sua spiaggia di sabbia nera , un’eredità vulcanica che rende il paesaggio davvero particolare e suggestivo, lontano dall’immaginario a cui siamo abituati.
Altrettanto suggestivo è il sentiero per arrivarci, dove immersi nella natura, si trovano alcuni semplici e accoglienti punti ristoro, animati da galline, capre e altri simpatici animali.
A poca distanza dalla spiaggia, chiamata anche Silver beach, si trova la piscina natural de Cuba, un luogo magico dove l’erosione marina ha formato una piscina naturale di acqua calma e trasparente.
La strada per arrivarci è un po’ tortuosa, quindi assicurati di avere il mezzo adatto per percorrerla.
Rimane comunque una tappa obbligata se si è in zona.


Cosa fare a Santiago: tradizioni e feste popolari

visitare Santiago a Capo Verde

A Santiago le tradizioni si respirano ovunque, dal cibo alla musica fino alle feste popolari che scandiscono l’anno.
Ecco alcune esperienze significative che dovresti fare per entrare nel vivo delle sue usanze:

  • Assaggiare la cucina locale: il piatto simbolo è la cachupa.
    Si tratta di uno stufato a base di mais, legumi e verdure, arricchito con carne o pesce a seconda delle varianti.
    Non è un semplice piatto, è un rituale familiare, preparato lentamente e condiviso con la comunità.
    Lo troverai praticamente ovunque, anche a colazione.
    Nella cucina capoverdiana non mancheranno piatti di pesce fresco, zuppe e minestre accompagnati da dolci di mais.
    A fine pasto l’immancabile grogue, un distillato di canna da zucchero, talmente forte che sono riuscita a dargli solo un piccolo sorso.
    Ma che non si dica che non l’ho assaggiato.
  • Assistere ad uno spettacolo delle Batukadeiras: la musica fa parte della vita quotidiana a Santiago, e la danza tradizionale del batuku ne è una delle espressioni più forti.
    Le batukadeiras sono gruppi di donne che, battendo le mani su stoffe o tamburi, creano ritmi travolgenti accompagnati da canti corali.
    Vederle all’opera è un’esperienza che trasmette energia, passione e il senso di comunità che caratterizza l’isola.
    Anche Madonna è stata talmente rapita dal ritmo del batuku, da volerne fare una canzone.
  • Vivere le feste popolari: A maggio il Festival da Gamboa riunisce artisti e pubblico in un grande concerto all’aperto.
    In inverno, il Carnevale accende le strade con carri e maschere colorate.
    E poi ci sono le ricorrenze religiose, come Sào João e Sào Pedro, che uniscono momenti di devozione e musica.
    Tra le ricorrenze più sentite c’è anche il festival Tabanka, che, solitamente a fine dicembre, coniuga arte e musica tradizionale.
  • Scoprire la comunità dei Rabelados: questa comunità nasce negli anni ’40 come forma di resistenza al regime coloniale portoghese.
    I Rabelados (ribelli) tutt’ora scelgono di vivere in modo semplice, in capanne di paglia, lontano dalla modernità.
    Passeggiando nel loro villaggio infatti si respira un’atmosfera particolare, fatta di silenzio e colori, grazie anche alle opere d’arte che gli abitanti realizzano con grande creatività.

Conclusioni

Santiago è un’isola che sorprende ad ogni passo, dal ritmo travolgente delle batukadeiras ai villaggi rurali immersi nel verde, dai mercati vivaci alle spiagge di sabbia nera che raccontano l’anima vulcanica dell’arcipelago.
Non è la meta più turistica di Capo Verde, ed è proprio questo il suo punto di forza, qui puoi entrare davvero in contatto con la cultura locale, assaggiare piatti tradizionali, perderti tra i paesaggi mutevoli e scoprire angoli autentici che restano impressi nel cuore.
Che tu stia cercando mare e natura, storia e tradizioni, o semplicemente un viaggio diverso dal solito, Santiago saprà accoglierti con la sua energia e la sua autenticità.
È un’isola che non puoi limitarti a visitare, devi viverla.

visitare Santiago a Capo Verde

Spero di essere riuscita a trasmetterti almeno un po’ di quella meraviglia che ho provato visitando quest’isola fuori dal comune, per qualsiasi dubbio o informazione lasciami un commento qui sotto oppure scrivimi in privato.
Come sempre un abbraccio virtuale
Daniela

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