C’è una Sardegna che và oltre il blu del mare, una Sardegna fatta di tradizioni dal fascino intramontabile.
Oggi voglio farti scoprire una terra autentica e darti qualche suggerimento nel caso decidessi di visitare la Sardegna in inverno e qualche spunto per delle gite fuori porta.
Cosa fare in Sardegna in inverno
Trekking immersi in una natura incontaminata, piccoli borghi fermi nel tempo o siti minerari che contraddistinguono la storia sarda, sono solo alcuni degli spunti per delle gite in Sardegna in inverno.
In questo articolo ho racchiuso tutto quello che è assolutamente imperdibile sperando possa esserti d’aiuto.
1) Assistere al Carnevale sardo
Uno degli eventi più belli da vivere in Sardegna durante la stagione invernale è sicuramente il suo Carnevale.
Tante sono le località dove puoi assistere a degli spettacoli tradizionali, ma il Carrasecare (Carnevale) barbaricino rimane sempre il mio preferito.
Nel cuore dell’isola nulla è paragonabile alle rassegne a cui siamo abuituati, perchè le maschere non emanano gioia ed entusiasmo, bensì incutono timore e sgomento.
Ognuna con la sua storia e la sua tradizione, ma tutte legate al mondo agropastorale.
Le maschere più famose sono sicuramente quelle de i Mamuthones e Issohadores, ma ti consiglio di non fermarti al solo carnevale di Mamoiada.
Piuttosto informati sulle date delle rassegne più importanti così da poter vedere diverse maschere, le manifestazioni più importanti si svolgono ogni anno
- ad Oliena con “Invasioni Barbariche”
- A Samugheo con “A Maimone”
Su Carrasecare ha ufficialmente inizio tra il 16 e il 17 Gennaio, in concomitanza dei fuochi di Sant’Antonio Abate, e si conclude con il Mercoledì delle ceneri.
2) Borghi e Murales in Barbagia
Se sei un amante di borghi e murales avrai l’imbarazzo della scelta.
Rimaniamo in Barbagia dove è imperdibile una visita di Orgosolo, situato a pochi chilometri da Nuoro e famoso in tutto il mondo per gli oltre 150 murales che abbelliscono le sue vie.
Ritagliati un pò di tempo anche per visitare la casa di Antonia Mesina, la giovane sedicenne che nel 1935 venne lapidata, con l’unica colpa di non essersi arresa ad uno stupro, divenendo così la Beata Vergine di Orgosolo.
Una storia triste ma che merita di essere raccontata.
A poca distanza da Orgosolo si trova l’altrettanto famoso borgo di Mamoiada, che deve la sua fama alle maschere tradizionali dei Mamuthones e Issohadores, quì non potrai infatti perderti una visita al museo delle maschere.
Un altro piccolo gioiello nel cuore della Sardegna è il villaggio medioevale di Lollove, inserito nel club dei borghi più belli d’Italia, abitato ormai da poco meno di una trentina di abitanti.
Un luogo fermo nel tempo.
Se invece vuoi scoprire una chicca ancora poco battuta dal turismo di massa non posso che consigliarti Austis con il suo grazioso centro storico ricco di murales ed una natura circostante da togliere il fiato.
Attenzione al meteo, questa zona della Sardegna nei mesi più freddi potrebbe essere imbiancata 😉
3) Andare alla ricerca di Sa Crabarissa: uno dei monumenti naturali più belli dell’isola
Guarda il suo profilo. Non ti ricorda qualcosa?
Sa Crabarissa (Donna di Cabras) è in assoluto uno dei monumenti naturali più belli della Sardegna.
Il suo profilo ricorda quello di una donna in abito tradizionale sardo, ecco perchè è anche chiamata Dama di pietra.
Acqua e vento hanno scolpito negli anni questo straordinario colosso di pietra, donandoci un monumento naturale che non puoi assolutamente perderti.
Si trova nel territorio di Austis quindi prendi due piccioni con una fava 😉
Arrivare a Sa Crabarissa è davvero semplice, seguendo le indicazioni dal centro di Austis, potrai lasciare l’auto nell’area di sosta e procedere a piedi per un breve e piacevole sentiero sterrato.
4) Visitare Porto Flavia
Ci spostiamo nella costa del Sulcis Iglesiente, esattamente nella spiaggia di Masua, è quì che si trova Porto Flavia, straordinario monumento di archeologia industriale divenuta tappa imprescindibile in qualsiasi stagione.
Ti consiglio la visita poco prima del tramonto così da poter ammirare i colori strepitosi sullo scoglio del Pan di Zucchero, il faraglione più alto del mediterraneo.
Il complesso di gallerie sotterranee di Porto Flavia si aprono sul mare, ed è proprio quì che un tempo venivano caricati i minerali direttamente sulle imbarcazioni.
Le visite vengono effettuate tutto l’anno e durano all’incirca un’ora.
Nella stessa giornata potresti visitare anche il grazioso paese di Nebida con il suo belvedere, tra i più belli dell’isola.
5)Visita Bosa:Il borgo più colorato della Sardegna
Ti presento Bosa.
Questa volta siamo in provincia di Oristano, nella costa occidentale Sarda.
Il piccolo paese di Bosa nasce ai piedi del fiume Temo, l’unico navigabile della Sardegna, ed è dominato dall’antico Castello Medioevale dei Malaspina.
Le sue casette colorate rendono questo borgo unico in Sardegna e senza l’affollamento dei turisti estivi sarà un piacere scoprirlo.
Quì la Malvasia regna sovrana, quindi anche per i non amanti del vino (come me), è assolutamente consigliata una degustazione nelle cantine del territorio o in qualche localino carino.
Ti consiglio di raggiungere anche la piscina naturale di Cane Malu, un’insenatura scavata nella roccia di trachite bianca, che in inverno ricorda un paesaggio lunare.
6) Visitare la città di Cagliari
Cagliari è sempre una buona idea, se la visiti per la prima volta fatti conquistare dai suoi quattro quartieri storici, ognuno con le sue particolarità.
Passeggia tra i vicoli fioriti del quartiere Villanova, assaggia le specialità tipiche sarde nel quartiere della Marina, visita le chiese monumentali di Stampace e aspetta il tramonto dal quartiere Castello.
E se piove? visita la Cagliari sotterranea.
Se invece c’è il sole, cosa molto probabile, sarà imperdibile una passeggiata nel lungomare Poetto, a Cagliari il mare si vive tutto l’anno.
Ah, non dimenticare di assaggiare la pizzetta sfoglia tipica cagliaritana, la troverai ovunque.
7) Perdersi nei vicoli di Tempio Pausania
Saliamo al Nord, ai piedi del Monte Limbara.
Nel cuore della Gallura si trova questa pittoresca città di pietra, entrata a far parte nel 2023 dei Borghi più belli d’Italia.
Il suo centro storico conserva ancora intatte le antiche case in granito e i suoi vicoli sono abbelliti con alcune frasi delle più celebri canzoni di Fabrizio De Andrè che tanto amava questa zona, nonostante il sequestro subito nel 79 da parte dell’anonima sarda.
A Fabrizio è dedicata anche “Piazza De Andrè” circondata da palazzi settecenteschi e graziosi locali.
La cittadina di Tempio Pausania è inoltre celebre per il suo Carnevale Lu Carrasciali, caratterizzato da Carri Allegorici, che ogni anno attira più di 100.000 persone.
Quindi se capiti di quì a Febbraio caschi a fagiolo 😉
La vita in Sardegna è forse la migliore che un uomo possa augurarsi: ventiquattro mila chilometri di foreste, di campagne, di coste immerse in un mare miracoloso dovrebbero coincidere con quello che io consiglierei al buon Dio di regalarci come Paradiso.
Fabrizio De Andrè
8)Vai alla ricerca di un Nuraghe
Che fai vieni in Sardegna e non vai alla ricerca di un nuraghe?
Sono presenti in tutta l’isola e ti capitarà di incontrarne lungo la strada.
Il più famoso è Su Nuraxi di Barumini, nel Sud Sardegna, villaggio nuragico risalente al secondo millennio a.c. visitabile però solo con visita guidata.
Sempre nel Sud Sardegna si trova il Gigante Rosso, Nuraghe Arrubiu di Orroli, il più grande di tutta l’isola.
A pochi chilometri da Alghero potrai invece ammirare il Villaggio Nuragico di Palmavera uno dei meglio conservati.
Comunque di nuraghi sparsi su tutta l’isola ce ne sono almeno 7000 non starò quì ad elencarteli tutti altrimenti facciamo notte però, è sicuramente un’esperienza unica al mondo che devi provare.
In foto il Nuraghe Piscu nel Sud Sardegna, facilmente raggiungibile dalla SS 128 in direzione Suelli, non si può sbagliare, lo troverai lì imponente a dominare la scena.
Ad oggi l’ingresso è libero ma, mi raccomando, rispetto sempre.
9) trekking, cascate e cammini tra terra e mare
Fare trekking in Sardegna in inverno significa godere appieno di panorami selvaggi e incontaminati. Le temperature saranno di certo più rigide ma questa è una terra dove regna sempre il sole quindi non sarà nulla di così tremendo.
In terra Sarda si trovano anche diversi cammini, come il Cammino minerario di Santa Barbara (dedicato alla santa protettrice dei minatori) che attraversa scogliere con vista mozzafiato, boschi e vecchie miniere e si snoda principalmente nel territorio dell’Iglesiente. Si divide in 30 tappe ed è lungo circa 500 chilometri, quindi tappa ideale per gli appassionati, ma soprattutto allenati, camminatori seriali.
Per i più pigri ci sono invece diverse alternative, tra cui il Parco regionale dei Sette Fratelli, nel Sud Sardegna, habitat naturale del cervo sardo.
Quì vengono organizzati diversi trekking di tutti i livelli di difficoltà.
Tra la Barbagia e l’Ogliastra si trova invece uno dei Canyon più profondi d’Europa, la Gola di Gorropu.
Numerosi sono anche i percorsi che arrivano a delle splendide cascate. Tra le più note nel Sud Sardegna Piscina Irgas e Sa Spendula, entrambe nel territorio di Villacidro.
Mentre per vedere uno spettacolo rarissimo in Italia, spostati verso il territorio di Cuglieri, dove il Rio Salighes della Cascata di Cabu Nieddu precipita sul mare.
10) Visitare i siti minerari
Ultimi ma non per importanza sono i numerosi siti di ingegneria industriale presenti nell’isola. In uno dei precedenti paragrafi ti ho parlato di Porto Flavia, a pochi chilometri affacciato sul mare si trova uno dei più suggestivi paesaggi minerari della Sardegna, la Laveria Lamarmora, dove un tempo venivano separati e puliti i minerali estratti dalle miniere.
L’ingresso è libero ma dal belvedere di Nebida ti aspettano più o meno 400 scalini, mi raccomando acqua e snack per la risalita, sarà dura ma assolutamente imperdibile.
Nella selvaggia e incontaminata Costa Verde si trovano invece le miniere di Montevecchio e Ingurtosu, tra le più importanti della Sardegna. Se capiti da queste parti approfittane per goderti il fascino delle dune della meravigliosa spiaggia di Piscinas in completa solitudine.
A Carbonia potrai tornare indietro nel tempo visitando la grande miniera di Serbariu con il suo museo del carbone.
Il Nord Sardegna ci incanta invece con il borgo fantasma dell’ Argentiera, vecchio borgo di minatori divenuto ormai un museo a cielo aperto.
Terra magica la Sardegna, non privarti del suo fascino invernale, per un tuffo nelle sue acque cristalline puoi sempre tornare in un altro momento.
Mi sembra alquanto scontato suggerirti di visitare le più belle spiagge finalmente deserte, ma ovviamente fallo 😉
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